20.5.06

il nostro re lo hanno regalato su Repubblica

il nostro re lo hanno regalato su Repubblica

tra un VHS e un fumetto di Diabolik

che il tempo delle piscine

fosse passato nello show-biz

apparve chiaro alla terza ora di palinsesto

quando tutto parve asciutto

niente pupe e marinai

mentre uno psicologo intonava una palinodia

li ricamammo in fretta quei fiori

sembravano tanti hippies in corone di sanremo

a pregare di smettere le note della gastrite

i brucianti raggi delle lampade gettavano nuova luce sui sermoni

mentre in una sinagoga si contavano trecce

anche oggi è chiaro

che le scale non le vediamo

mentre scendevo tu avevi ragione

tu che non so ancora bene

da quali versi sei nata

come una mosca leggera che si inoltra tra i gelsomini

una piccola vicenda di parole destinata a sparire

nei liuti delle annunciatrici

se sei bravo ispirati ora…

tra tette che non durano 20’’

cercale le parole adatte

e ammettilo

sarebbe meglio non cercare le parole

il modello dell’ici te lo da il corriere

tra un re di pezza e un finanziere incartato

appeso il pareo al chiodo a farsi belli

e sempre più angelici

è un peccato lo psicologo ha finito di declamare

ora la poesia sparisce

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