il nostro re lo hanno regalato su Repubblica
tra un VHS e un fumetto di Diabolik
che il tempo delle piscine
fosse passato nello show-biz
apparve chiaro alla terza ora di palinsesto
quando tutto parve asciutto
niente pupe e marinai
mentre uno psicologo intonava una palinodia
li ricamammo in fretta quei fiori
sembravano tanti hippies in corone di sanremo
a pregare di smettere le note della gastrite
i brucianti raggi delle lampade gettavano nuova luce sui sermoni
mentre in una sinagoga si contavano trecce
anche oggi è chiaro
che le scale non le vediamo
mentre scendevo tu avevi ragione
tu che non so ancora bene
da quali versi sei nata
come una mosca leggera che si inoltra tra i gelsomini
una piccola vicenda di parole destinata a sparire
nei liuti delle annunciatrici
se sei bravo ispirati ora…
tra tette che non durano 20’’
cercale le parole adatte
e ammettilo
sarebbe meglio non cercare le parole
il modello dell’ici te lo da il corriere
tra un re di pezza e un finanziere incartato
appeso il pareo al chiodo a farsi belli
e sempre più angelici
è un peccato lo psicologo ha finito di declamare
ora la poesia sparisce
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