5.12.06

la vela scorre la nebbia

la vela scorre la nebbia
tra copertoni immersi nella sabbia
a dicembre l’odore di resina e pino
bruciato riescono a intossicare anche la Madonna
l’acqua è finita infine
tra i lastroni di vetro di una multinazionale di carbone
altra strada altro ferro
altre ghigliottine decorano i prati
le nostre velette sono fuggite dai cappelli e
ridiamo delle battute stantie d’un toscano
fuori di stadio
mi manca la musica oggi
tra quei raggi che filtrano la panna di nebbia
e lo sguardo è più denso
i tasti neri emergono dalla polvere
e le ragnatele sono più intense di quelle nella testa
in una tazza di the vedo il volo delle rondini
ogni primavera sempre meno e sempre più lontane
come il mare che sano restituisce alla terra
sporco e immondizia
a rivedere le vecchie cassette
arriva la malinconia del desiderare e
cercare una canzone

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