me ne stavo tranquillo
un piede freddo
e un po’ d’ansia
sul balcone
la paura delle parole
quelle che il caso trasforma
in complementi da spezzare
a volte tremo il freddo
ma anche una certa stretta
al cuore a ricordarmi come sono
debole di fronte a una vita
da indirizzare
come una giornata di sole
mi dia tristezza
come il vento che sbatte i vetri
la pioggia alle pareti
il treno che sferraglia
a ogni ora del giorno
e della notte che non voglio mai
lasciare per dormire
la batteria che si sforza
tossisce prima di partire
cinque chilometri di passeggiata
poi a casa a vedere una pagina una finestra
il tempo che scappa sul peso degli
occhi
il fumo che si intrufola nell’aria
prima di sparire
la scarpa malamente buttata
il segno su una pagina da cui ripartire
(2007)
14.2.07
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2 commenti:
...magnifica davvero...complimenti...
chicca
grazie
dario
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