sul salto del velluto rosso
tanti gladioli un po’ stropicciati
tingono i capelli di colori
secchi
miracoli del xx secolo non abbiamo
più acqua né sorrisi
solo la pioggia incarna l’ideale
della serietà
un po’ soli
un po’ stolti
arriccio
il naso contro un vetro bollente
eccomi a dedicare una finestra a
una suora
eccomi pronto a prosciogliere
in un processo chi tagliò le mani
e i polsi febbricitanti di tante notti
insonni
eccomi un altro giorno in posa davanti a un scatto
con alberi e foglie di gesso
ora rivedo sorrisi che non mi appartengono più
mi sento isolato sotto i pini che incantano il vento
dovrei scrivere chilometri di parole
ma si fermano in punta di pensiero e non fuggono fuori
mi sto antipatico certi giorni
e molliccio
le canne si spezzavano come il pane stamattina
e duro poco ancora sotto il volto del caldo
che mi ustiona le idee
vorrei trovarle le parole le penso ma non saltano fuori
intanto la barca è tornata a terra
le fiamme
divorano i monti
strana estate di caldo ed addii
(2007)
24.7.07
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2 commenti:
ciao.. volevo chiederti se tu ti sei iscritto di nuovo a nuovapoesia, adesso che è a pagamento..
Non vorrei sembrarti pedante ma in questi giorni di vacanza dall'università ho veramente poco da fare e giro per il web e leggo e scrivo. Ho ricominciato a scrivere, proprio qua volevo puntualizzare. Non so perchè te lo dico, non mi aspetto un 'brava', solo così, a titolo informativo.
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