15.9.08

“Meglio puzzar di vino che d’olio santo” – La Grande Tribù

“Scopri dov’è la magia?” ecco in sintesi il cuore di un disco che ti prende e ti trasporta in un mondo a metà tra sogno e realtà. Abracadabra è il titolo del secondo album de La Grande Tribù. Un lavoro ricco di suggestioni, sapori e sonorità, che miscela sapientemente musiche e suoni, spesso tradizionali, ma mai banali, con una ricercatezza di testi molto raffinata.
Un folk che si fa ascoltare senza scivolare nel banale, lontano dai luoghi comuni che spesso accompagnano questo genere, ma che opera un recupero di atmosfere che attraversano il vecchio e il nuovo continente.



I pezzi veloci e ballabili si alternano a quelli più lenti. La Grande Tribù con Abracadabra mostra una grande maturità musicale e un’energia davvero interessanti. Energia che emerge poi in maniera inequivocabile se si assiste allo spettacolo dal vivo. È impossibile infatti restare con i piedi fermi o impassibili davanti al ritmo e al divertimento che il gruppo sprigiona suonando.
Alcuni brani riescono a essere davvero coinvolgenti, come ad esempio Raccomandati, Andalusa Express e La festa di Paese, altri ti avvolgono come Abracadabra e Settembre. Acqua infine, la canzone che apre il disco, riesce ad evocare immagini forti e di grande suggestione.

Passaggi di grande effetto sono: “Mi sono reso conto che il mondo non mi piace / ma amo il mio divano e quello che conduce / io mi lamento e dico che il sogno americano / certo che vi ha ammaliati a voi raccomandati” (Raccomandati), “…e ascoltami o madre / perdonami o padre / abbracciami o figlio nell’insofferenza / nel tempo, nel vento / in un solo momento / che resta impigliato tra rivoli e voci” (Acqua), “…procurata è già la legna nelle campagne / il vino nuovo ci stupirà / gli olmi cederanno il posto a noci e castagne / e un altro inverno arriverà” (Settembre) e infine “…mariti assorti nel bicchiere / compiaciuti dal sedere / di una seducente cameriera / è meglio puzzar di vino che d’olio santo / rammentano gli anziani / ricordando antiche gesta di un’Italia un po’ confusa, delusa” (La festa di paese).

La Grande Tribù è composta da Marcello Piccinini (batteria), Marco Carlini (flauto e ottavino), Domenico Di Martino (fisarmonica), Roberto Capriotti (chitarra classica), Arturo Grilli (basso elettrico ed acustico), Bucci Luigi (chitarra acustica), Paolo Partenza (multipercussioni), Igor Romandini (chitarra acustica ed elettrica) e Massimiliano Sebillo (voce).

Per chi volesse ascoltare alcuni brani di Abracadabra basta andare su http://www.myspace.com/lagrandetrib

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