La Galleria Marconi di Cupra Marittima domenica 9 aprile alle 18.00
presenta Guardando oltre personale di LIUBA, mostra che si avvale
del contributo critico di Valentina Falcioni. La mostra è
organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte.
LIUBA alla Galleria Marconi, oltre
alla personale Guardando oltre, presenta una nuova performance
collettiva partecipativa urbana, intitolata "Tiresia Marittima",
al quale il pubblico è invitato a partecipare. Alle ore 18 c'è la performance
partecipativa, alle ore 19 l'inaugurazione della mostra. A coloro che
parteciperanno alla performance verrà rilasciato un attestato di partecipazione
autografato dall'artista.
La personale di LIUBA è il quarto appuntamento della
rassegna Di versi diversi?, che
accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017. La
Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima.
La mostra potrà essere visitata fino al 6 maggio 2017 con i seguenti orari:
lunedì – sabato 16.30 - 19.30.
“Ad
occhi chiusi - Tu sei cieco, ma io sono sordo e muto
Le
opere e il percorso sapientemente tracciato da LIUBA hanno lasciato riaffiorare
le parole che il poeta e filosofo libanese Kahlil Gibran stese nel 1926 in Sabbia e spuma: “Tu sei cieco, ma io sono sordo e muto; sicché,
prendiamoci per mano e comprendiamoci tra noi”. In un passato remoto la cecità
era il segno distintivo di una persona dotata di vista interiore, era un dono
sacro che convertiva l’uomo in veggente, era e lo è tuttora un attributo
dell’anziano, illuminato detentore di saggezza. Senza interferenze visive si
tende ad acuire gli altri sensi, ma soprattutto si è capaci di leggere e
parafrasare i sospiri, le pause, i silenzi, le vibrazioni della voce, le
impercettibili tensioni muscolari. Nel buio si è in grado di scremare gli
ornamenti della comunicazione verbale e di percepire la verità occulta, la voce
del subconscio, l’essenza delle circonlocuzioni. Quelli che comunemente
denominiamo normodotati, spesso
guardano, ma non vedono. Pertanto, senza una reale presa di coscienza, le loro
orecchie sono sorde ai messaggi reconditi che l’altro emana, non ne
percepiscono la trama più sottile e di conseguenza le labbra diventano incapaci
di parlarne con cognizione di causa. Ecco, LIUBA sarà un bastone telescopico
lungo un’escursione tesa alla scoperta della cecità spirituale, fisica e
socio-culturale per sciogliere confini tracciati da un analfabetismo empatico”.
(Valentina Falcioni)
La mostra è un percorso
che include una riflessione sulla cecità, sia fisica che mentale, si collega
anche al tema dei rifugiati e del 'non vedere' l'altro da sé e la sua umanità.
A questo proposito LIUBA spiega: "Ho scelto di lavorare sull’idea
di cecità, sia fisica che mentale, concepita sia come disagio reale dei non
vedenti, ma anche come metafora della cecità e superficialità che permea il
nostro mondo contemporaneo, dove fra social media, fretta e contatti fugaci,
non riusciamo piu a ‘vedere’ in profondità, diventando, in un certo qual modo,
ciechi. Ciechi al senso della vita, ciechi alle piccole cose, ciechi ai bisogni
degli altri. Il tema della cecità, disabilità reale e metafora più ampia che
ingloba la nostra non-percezione del reale, lo collego, per evidenti ragioni,
alla problematica della migrazione dei rifugiati, persone che lasciano la loro
terra per problemi molto gravi, che spesso sono ‘visti’ in maniera stereotipata
o addirittura strumentalizzati a fini politici, con la conseguenza che molte
persone ‘non vedono’ la loro storia umana e la comune appartenenza che abbiamo
con queste persone."
“Cambiamo prospettiva
sulle cose, cerchiamo di ritrovare un senso alle parole diverso da quello che
normalmente diamo loro, arricchire lo sguardo, il senso, il tempo. Con i molti
anni di attività che ho alle spalle, ho imparato che c’è sempre qualcosa da
imparare, ecco vorrei che Di versi
diversi? fosse la possibilità che ci si offre di riuscire a vedere le cose
da un’altra direzione. Il verso è una prospettiva, è il percorso che facciamo e
che dobbiamo avere la possibilità di modificare. La nostra società è fatta di
versi diversi che si incrociano e che permettono agli uomini di progredire.
Cosa c’entra l’arte in tutto questo? Tutto: l’arte è ricerca, amore,
linguaggio, ma soprattutto è un percorso che non può fermarsi all’apparenza, al
comodo, allo scontato, proprio perché guarda all’anima dell’uomo. E verso poi è
anche poesia e questo vorrà dir pur qualcosa…” (Franco Marconi)
scheda tecnica/technical card
Guardando
oltre
artista/artist LIUBA
testo critico/art critic by Valentina Falcioni
uffficio stampa/press agent by Dario Ciferri
fotografia/photography by Catia Panciera
allestimenti/preparation by Pasquale
Fanelli
dal 9
aprile al 6 maggio
from
9th April to 7th May
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 19.30
opening
time: Mon-Sat 4 to 7.30 p.m.
Con il supporto di Ostello degli Artisti: http://www.appartamenti-cupramarittima.com
Info
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63064 Cupra Marittima (AP)
tel
0735778703
e-mail
galleriamarconi@vodafone.it
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