ecco un groviglio di dattiloscritti
in un paradiso dada
mi potrei dire
di essere servile
serrato nei flussi del tempio
tra secondi di adamantina
stupidità
che le parole siano facili
che le donne siano supine
che l’incanto della materia
faccia vibrare
le note dell’organza
che in una stanza
si stia stretti
come polvere sugli armadi
e si dipingano strisce
sulla strada
per fare passare i pedoni
poco importa
che si incidano portachiavi
chi si percuotano serre
che si resti imberbe
allo specchio
a cercare un pelo
ecco un rasoio arrugginito
pronto a scalfire le mie convinzioni
in sovrastrutture cubiche piene
di testi ebraici e
latte in polvere...
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