8.12.06

melting-pot mamma

melting-pot mamma
questa mescola mi svirgola la testa
e se attraggo invidia tavolini non ne ho
pio pio pulcino bagnato
nello schieramento mi si affacciano nuove giostre
in regime di sedia
e chi mi assedia non sa trascurare le piccionaie
piccole dove sghignazzano i sorci
e questi scorci suggestivi mi vuoi dire che
non ti affascinano?
questa pasta non ha forza di applaudire
te la vedi là nel piatto
che si contorce contro una forchetta
si distorce in radiazioni da tubo catodico
francese non si parla inglese
un po’ di lezioso nazionalismo
poi tutti al mare con secchiello e paletta
come ai tempi dei governi balneari
inverni e inverni di campagna elettorale
palle sgonfie e cazzo almeno diecimila lire! no
che mica si vende cocco qui
noi si unisce cultura a stelle filanti
e mica posso accompagnare
ogni sera le scimmie in discoteca

e ho sonno sì ho sonno uffa
il gatto si struscia sui calzoni
e i porno non sono più quelli di una volta
niente più eroi romantici intriganti
storie di bordelli
solo cazzi in mille salse ed è tutto troppo
politicamente scorretto
sì lo so la politica col mistrà fa schifo
ma così a secco fa un po’ strano
e se è in culo anche male
non è per essere volgare
ma così multietnico mi sento
ancora un po’ da rodare
e così chiavistello dopo chiavistello
si apre l’ombrello e si vola via
evitando però - mi raccomando -
evitando i reattori dei jumbo

(2001)

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