9.1.07

incantesimo di vetro

incantesimo di vetro
frenesia corre sulle ossa
appunti sparsi
riattaccati nell’armadio dei
pullover – maniaco delle finestre
ho portato le tende al caffè e raddolcito
un cappello con una lavanderia rosa –
gli esempi del bergamotto
lo stadio pieno di teste
l’odore di naftalina
che sale violento dall’armadio
di mia nonna
conservo centinaia di fogli
ricordi di cui non rammento la ragione
li osservo e mi sfugge…
dove ho messo le mie poesie d’amore?
dove sono ora le donne che ho cantato?
il remo col mare in tempesta
rimane a fare compagnia
sta appoggiato sulla barca
e tra i sassi vede un cefalo che
il mare non ha voluto più
è l’azzurro il mio colore?
o è solo un altro polveroso
foglio di carta
il motore perde olio
una macchia nuova ogni mattina
su un cemento che non è mai stato
limpido
mi parlo di bottiglie
di sedie di pali di cemento
nell’inesorabile disfacimento di una vigna
i miei pensieri si perdono
tra i buchi e la ruggine d’una panda bianca

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando le parole arrivano dall'anima, hanno sempre un grande valore. Se poi queste parole sono pubblice, allora devono godere del rispetto da parte di chi le legge. Perchè chi imprime un foglio con l'essenza del proprio pensiero è coraggioso.

Anonimo ha detto...

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