15.1.07

ipocriti domestici trattori della taiga

ipocriti domestici trattori della taiga
finestrelle in gessato marrone
hanno aperto le frontiere all’erba arancione
e mescolano gasolio e betulle
come drappi appesi al vento
sembrano arazzi
palloni belli messi in fila a risplendere
cervelli che hanno smesso di pulsare
sul palco d’una rappresentazione autunnale
scolpiscono parole dette male
veloce è il momento della fuga
neanche sento l’odore della tenda
le poltrone rosa vanno a spasso per la sala
e in un ora di dolce perdizione
fermo i colori in istanti da ringhiera
mi colpiscono gli alberi lungo il viale
…stanno potando i pini stamattina

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