avrei riassorbito il tempo
avessi creduto nell’uomo
ma solo i tori mi rappresentano nelle aste
pubbliche e mi rincresce
non avere ancora preso una chiara stanza
dove dormire
ma il letto starebbe su un albero
violento come un’invettiva
o l’inchiostro incapace di palpeggiare
la borghesia che stanca e sformata
vota e veta l’amore la famiglia
come un custode delle carni putrefatte
di uno struzzo
manca una testa capace di affiorare in ogni tempo
un tornio di gesso che mi riaccarezzi
le tempie e poi
una donna che sia sì nuda
ma vestita eccoci
povera ipocrisia di sempre
pudica e puttaniera
ecco a riprenderci il tempo
dalle vischiose frane del sole
ogni giorno mi sento più fiume
sempre più secco e sporco
sporco
e mi domando sul bene
e intanto demando le idee
alle teste pensanti
io che non ho tempo di ricordare
la storia e gli stupri la violenza
le bugie i sorrisi inutili
tutto
solo tutto quelle che non c’è
(2005)
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