4.12.06

Avevo preso la strada e mi ero ritrovato in bagno

Avevo preso la strada e mi ero ritrovato in bagno invece che in Arkansas. Le galline stavano razzolando sul pavimento, impiantare una fattoria lì non era stata proprio la cosa più intelligente della mia vita. Avevo venduto libri, quadri, sedie, vestiti, gioielli, organi (solo un rene) ed ero rimasto con un pugno di mosche. La televisione sta ronzando da giorni, il bicchiere è vuoto ed ho finito l’acqua nella bottiglia, dovrei alzarmi a prenderla però… avevo iniziato a vestirmi da grande imprenditore, conducevo uno stile da viveur, giravo il mondo. Ho visto i templi di Bombay, le ziggurat babilonesi, il big bang, le moulin rouge, igloo, pueblos, latrine, bordelli thailandesi, gli uffizi di Firenze, ho visto neri gialli rossi bianchi, sono stato nelle più grandi biblioteche del mondo, ho letto Dante e tirato di fioretto, mi sono anche preso le piattole. E ora sono rimasto con un pugno di mosche.

Avevo un camion che rombava sull’autostrada, un pesce che guizzava nello stagno, la yellow pecora sul letto di una staccionata ferma tra le valli della vecchia Inghilterra, un carillon con la bambolina che gira.

Avevo una moglie. Avevo un avvocato che mi ha aiutato con le pratiche del divorzio, l’ho ringraziato e chiamato amico, ho dovuto saldare il conto dell’avvocato e passare gli alimenti a mia moglie.

Mi si era incarnita un’unghia e mi sono ricoverato in ospedale, avevo la patente per l’ambulanza e mi sembrava strano vedere entrare tanta gente sdraiata.

La televisione qui di fronte dice tante cose, tragedie, quiz, linee erotiche, il Giubileo 2000. La televisione parla.

Ricordo che sapevo leggere il Greco e il Sanscrito, sapevo tirare di destro, sparare da m. 489 su un bersaglio in movimento, stendere le mie mutande ad asciugare fuori.

Le mie mutande erano di seta, morbide, profumate, stavo tutto il tempo in vestaglia a fumare la pipa, il camino rischiarava i miei pensieri.

Ricordo e osservo ciò che ho, ora sono rimasto con un pugno di mosche (qualcuna è affogata nel caffè), e mi scopro spesso a guardare la TV, spesso un bimbo viene a farmi compagnia, è molto piccolo e tanto buffo e dolce…

…e Chesterton guardava la TV

1 commento:

Dario Ciferri ha detto...

sesto e ultimo (per ora?) racconto che ruota intorno alla figura di chesterton