frammenti di carta
vite incise in fili neri
alcuni rigagnoli rossi
i buchi di gomma
rossoblu per far sparire
le cancellature
controllali i battenti
sembrano liquidi astringenti
detergenti per lenti
estati vaganti
ad attendere l’autobus
torrido in ritardo
nelle incisione sui muri
tra le scritte i cuori
i lucchetti a Pontevecchio
che ora hanno il gusto di copiare
rivedi la lettera d’un amore sconosciuto
fragile e immortale
finito
nello stick del deodorante
tante parole che sono rimaste in gola
un osso e la voglia di gridare
miseria e cenere alcuni attimi di
stordimento e poi…
e poi ti chiamo magari 20’’
per sentire la tua voce
strano amore vero
che hai rubato
le lettere rinchiuse nel cassetto
10.3.07
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