un soffio di caldo
tra i capelli non più neri
le traversine che ora segnano il passo
e del tempo danno uno scandito
e acerbo surrogato
le poche spicciole parole che in lacrime
tagliamo con l’accetta
forse è solo un guanto forse
una moto che ci stringe come capre in un segnale
stradale alla fine sono fulmini
questi passi che riscaldano le notti dei piccioni
le vedi le buche e i commenti
vedi come stiamo calmi sotto le foglie di una quercia
così robusti da sembrare felici
così silenziosi da sembrare seri
così tanto da non risultare niente
e il segnale non c’è
dentro una valle col telefono
che mi guarda perplesso senza scritte solo
l’ora e uno schermo libero
passo giorni senza usare
un cellulare
ore a insistere con me stesso che devo lavorare
secondi
a dirmi che mi fa male la schiena
mentre una finestra vibra al passare monotono e ferroso
dell’ennesimo merci
cos’altro si può mettere nella scatola
se non un fiocco nero
e un po’ di paglia bagnata?
(2007)
6.10.07
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1 commento:
molto bella. complimenti.
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