9.11.07

aceto in un temporale di zucchero filato

aceto in un temporale di zucchero filato
mi ritraggo indietro
come un calzino di lana
sono finito tra i colorati
e ora vedo tutto un confuso mix di
sapone e acqua calda
i capelli infeltriti
raccontano le avventure di uno scaldabagno
pazzo
che in camicia di forza rappresentava
la sua estate
la riguardi? erano panchine senza schienale
e la schiena scoperta a fare da contrappeso
strano senso di fumo e parole
ho perso il conto delle bottiglie
di lambrusco ho buttato
tanto vetro da arredare una casa
e adesso percorro un nuovo spazio di silenzio
mentre correggo parole che hanno un senso
per una volta
schiaccio il dito e esce una lettera un segno
una corsa in ascensore

esco dall’oblò stretto caldo
e molto hippie
e non so più dire qual è la mia distanza dalle stelle

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