a volte ho versi nella testa
e per pigrizia
non li rendo inchiostro
così sui rami di un albero
restano aggrappati
con la paura del vento
non hanno bottiglie da allineare
o scarpe fetenti
che dovrebbero stare fuori la porta
a volte ho versi nella testa
e per coscienza
non li rendo carne
o è solo pudore
che copre questi seni sudati
e annaspati di vino
il pelo e un’erezione
che a volte scompare in un gioco di mani
è pudore ad accontentare e a fare parlare d’amore
a volte ho versi che piccoli
nella testa
si frantumano sui miei passi
pasti esaurienti
paroline inquiete
senza un briciolo di poesia
il ricordo di una storia
e l’odore della carne
delle cosce
e il sapore...
a volte ho una scarpa ad un piede
e nell’altro
già non lo ricordo più
4 commenti:
una poesia che avevo scritto nel 2002
ciao tesoruccio! A quando la pubblicazione dei racconti di paolino? ti preeeeeeeeeeeego!!!!!!!
che sorpresa! Dario questo non me lo avevi detto mai! Devo scoprirlo da sola e per caso che scrivi poesie?
E pure niente male!
Ci vediamo questa sera
Roberta
Roby, la smetti di insidiare il mio uomo?
grazie
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